La lipocavitazione è utile per combattere la cellulite? Ecco tutto quello che devi sapere su questo trattamento
La lipocavitazione è un trattamento molto “di moda”. Se fatto nel modo giusto, e sulle persone giuste, può dare dei buoni risultati. Altrimenti, rischi di sprecare tempo e denaro. Dopo aver letto questo articolo, avrai tutte le informazioni che ti servono per fare la scelta migliore, e saprai come liberarti del grasso in eccesso in modo sicuro e realmente efficace.
Nella mia attività di medico estetico, la domanda sulla lipocavitazione (spesso chiamata semplicemente “cavitazione”) non manca mai. Molte pazienti si rivolgono a me dopo averla provata. Nella stragrande maggioranza dei casi senza risultati. Qualche volta, invece, con successo. Ed essendo un trattamento ormai molto “famoso”, anche chi non l’ha mai provata si interroga sulla sua efficacia.
Ricevo quindi continuamente la domanda: “dottore, che cosa ne pensa della cavitazione?”
Con questo articolo, rispondo una volta per tutte. Vedremo insieme la differenza tra cavitazione estetica e cavitazione medica, le indicazioni, le controindicazioni, ed i prezzi. Ti svelerò poi se questo trattamento può essere efficace per la cellulite, e perché. Infine, confronterò la lipocavitazione con altri trattamenti estetici come la radiofrequenza, e la pressoterapia. In questo modo ti aiuterò a scegliere la strada migliore per risolvere il tuo problema, sia esso un eccesso di grasso, oppure la cellulite.
La cavitazione estetica e la cavitazione medica: efficacia, controindicazioni, prezzi
La cavitazione estetica è una forma di cavitazione molto superficiale, che può essere utilizzata anche dalle estetiste. Queste ultime, infatti, non possono per legge utilizzare le più efficaci apparecchiature mediche per la lipocavitazione.
Questo significa che la cavitazione estetica non è in grado di agire sul grasso. Un’azione efficace sul grasso è possibile soltanto con apparecchiature ad uso medico.
La cavitazione medica riesce a penetrare più in profondità grazie all’uso di utrasuoni a bassa frequenza. In questo modo, è efficace per ridurre il grasso. La cavitazione estetica, per legge, può invece utilizzare soltanto ultrasuoni ad alta frequenza: un tipo di ultrasuoni che non sono in grado di arrivare abbastanza in profondità.
Riassumiamo il concetto tramite questa semplice tabella.
Eseguita da | Frequenza ultrasuoni | Tessuto interessato | |
Cavitazione medica | Medici | Bassa | Grasso |
Cavitazione estetica | Personale non medico | Alta | Pelle |
La legge riguardante la cavitazione si trova qui: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana serie generale n° 163 del 15/07/2011, Decreto del 12 maggio 2011 n° 110.
Attenzione: il fatto che la cavitazione estetica agisca sulla pelle, non significa che possa migliorare l’aspetto a “buccia d’arancia”. La cavitazione estetica non ha alcun effetto utile sulla cellulite. Può essere invece utilizzata per tonificare leggermente la pelle, con risultati a mio avviso scarsi.
Siccome la cavitazione estetica non agisce sul grasso sottocutaneo, ed ha quindi un impiego molto limitato, di qui in avanti quando utilizzerò il termine “cavitazione”, mi riferirò alla vera lipocavitazione, eseguita da personale medico.
Come funziona la cavitazione? E’ molto semplice. Si utilizza un manipolo che assomiglia a quello usato per fare un’ecografia, che viene appoggiato sulla pelle. Gli ultrasuoni penetrano attraverso la cute ed arrivano al grasso, dove esercitano la loro azione.
La cavitazione è un fenomeno fisico complesso: per maggiori informazioni sul fenomeno fisico della cavitazione clicca qui. Ciò che è fondamentale sapere è il risultato: si ha la “distruzione” delle cellule adipose colpite. Il grasso viene poi eliminato in modo naturale e sicuro tramite il fegato ed i reni.
Per potenziare l’effetto, il medico può decidere di iniettare liquidi nell’area interessata, prima di eseguire il trattamento.
Il trattamento dura 30-40 minuti circa, e si fanno da 6 a 12 sedute, una seduta alla settimana. I costi della cavitazione medica sono intorno ai 100-150 euro a seduta.
Ci sono controindicazioni per la cavitazione? Sì. Alcune di queste sono: dislipidemie, gravi patologie epatiche, gravi disordini della coagulazione, malattie autoimmuni, gravi malattie del cuore, patologie della tiroide, patologie dell’apparato urinario, tromboflebiti e trombosi.
Il trattamento è da evitare anche in caso di: terapia cronica con farmaci liposolubili antinfiammatori e antitumorali, pacemaker, protesi acustiche, trapianti, presenza di IUD se viene trattato l’addome, donne in gravidanza, lesioni cutanee nell’area da trattare.
Stando quando ho scritto finora, sembrerebbe che la cavitazione medica sia un trattamento davvero efficace. In alcuni casi in effetti lo è, ma bisogna fare alcune importanti precisazioni:
- L’effetto di riduzione del grasso è minimo, non paragonabile ad una liposuzione.
- Per potenziare e per mantenere i risultati è necessario curare l’alimentazione.
- I risultati migliori si hanno soltanto su alcune aree, in particolare l’addome ed i fianchi, mentre sulle zone colpite da cellulite, come gambe ed i glutei, spesso i risultati sono deludenti.
Approfondiamo quindi il discorso, ed andiamo a vedere se…
La lipocavitazione è un trattamento efficace per la cellulite?
La cellulite è una malattia complessa. Non grave, ma complicata. Si forma nel corso di anni, per varie cause, tra cui la genetica, l’alimentazione errata, la sedentarietà. Questi fattori fanno sì che ci sia una cattiva circolazione a livello delle gambe e dei glutei. Ed ecco che piano piano compaiono i tanto odiati cuscinetti e buchetti tipici della cellulite.
La cellulite è quindi dovuta a problemi di micro-circolazione, che creano gonfiore, infiammazione e quindi l’aspetto a “buccia d’arancia”. La cavitazione agisce invece sul grasso. Qualcosa non torna, giusto?
La risposta alla domanda è quindi semplice: NO. La cavitazione non è un trattamento efficace per la cellulite, perchè agisce solo sul grasso, e non migliora la micro-circolazione, che è la causa principale della cellulite.
In alcuni casi, addirittura, la cavitazione potrebbe peggiorare l’aspetto a “buccia d’arancia”.
Per capire se la cavitazione può essere un trattamento adatto a te oppure no, è quindi necessario fare una prima visita in un centro Clinica Cellulite, dove un medico estetico saprà indicarti la migliore soluzione per il tuo caso specifico.
In cosa si differenzia rispetto alla pressoterapia ed alla radiofrequenza estetica?
Siccome c’è molta confusione tra i vari trattamenti per il grasso e per la cellulite, vorrei fare chiarezza. Oltre alla cavitazione, si parla spesso anche di pressoterapia, e di radiofrequenza. Che cosa sono, e come agiscono?
La pressoterapia è anche chiamata “linfodrenaggio meccanico”. Infatti questo trattamento simula un massaggio linfodrenante manuale, usando un’apparecchiatura. Le gambe vengono avvolte da tubi gonfiabili, che si riempiono ad intermittenza, aiutando la risalita dei liquidi verso l’alto. L’effetto è quello di una temporanea riduzione della ritezione idrica. La pressoterapia quindi, a differenza della cavitazione, non agisce sul grasso. Aiuta invece il drenaggio dei liquidi, e quindi a “sgonfiare le gambe”.
Siamo però ancora bem lontani dal trattamento ideale e risolutivo per la cellulite. L’effetto della pressoterapia è infatti di breve durata, perchè non è in grado di curare la micro-circolazione. Per ottenere un effetto più duraturo sono spesso preferibili trattamenti medici come la mesoterapia e la carbossiterapia, purchè inseriti in un sistema completo anticellulite, che preveda anche alimentazione ed esercizi fisici. I centri Clinica Cellulite sono attualmente gli unici in Italia ad avere un approccio così completo alla cura della cellulite.
La radiofrequenza estetica è un altro trattamento che utilizza un’apparecchiatura, con un manipolo che viene appoggiato sulla pelle. Il trattamento è solo in apparenza simile alla cavitazione, essendo in realtà invece molto diverso. La radiofrequenza infatti non agisce sul grasso, ma sulla pelle. L’effetto è quello di rassodare la cute, ed è quindi utile in quelle situazioni in cui c’è un “rilassamento”, un “cedimento” della pelle, come per esempio dopo una gravidanza, o dopo un ntervento di liposuzione.
La radiofrequenza, quindi non è un trattamento per ridurre il grasso (come la cavitazione). E non è nemmeno un trattamento per combattere la cellulite (come la pressoterpia, la mesoterapia, e la carbossiterapia). L’indicazione della radiofrequenza estetica è un’altra: il rilassamento cutaneo.
Conclusione
Abbiamo visto in questo articolo che la lipocavitazione medica, quando correttamente eseguita, può essere utile per ridurre il grasso, ma non è un trattamento consigliato per combattere la cellulite.
In tutti i casi, sia che tu voglia ridurre il grasso, sia che tu voglia liberarti della cellulite, il primo passo deve sempre essere la dieta. No, non sto parlando di una dieta restrittiva. La semplice scelta dei migliori cibi può essere sufficiente a farti raggiungere i risultati che sogni da tanto tempo, e che per un motivo o per l’altro non sei mai riuscita ad ottenere.
Da medico, il mio obiettivo non è quello di far fare alle mie pazienti più trattamenti possibile. I trattamenti possono servire, ma devono essere considerati come la “ciliegina sulla torta”. Per ridurre grasso e cellulite, devi partire dal cibo. A proposito: no, non potrai mangiare molte torte. Ti assicuro però che i consigli che ho preparato saranno facili da seguire, ed assai gustosi.
Vuoi scoprire quindi il sistema passo-passo, che ti permetterà di sconfiggere per sempre la cellulite? Clicca sull’immagine qui sotto e… buon proseguimento!
A presto,
Andrea Delemont